La scleroterapia, le flebectomie, le safenectomie, i laser, intervengono sull’effetto della patologia varicosa e non sulla causa. Queste metodiche bidimensionali asportando, chiudendo o bruciando le vene eliminano la valvola di sfogo di un’ipertensione che, privata della valvola di sfogo, dilata altre vene e capillari (matting).
Matting prima e dopo la TRAP
La TRAP (Three-dimensional Regenerative Ambulatory Phlebotherapy) tratta le pareti venose del circolo superficiale, perforante e comunicante, le restringe e le rafforza. Le valvole ritornano funzionanti, le vene diventano continenti, i reflussi sono impediti, l’ipertensione emodinamica si corregge e la spinta idrostatica, causa della sensazione di pesantezza dell’arto, ritorna nella norma. Le vene dilatate dell’arto spariscono alla vista. L’elasticità della parete dei vasi trattati è mantenuta.
Vene varicose prima e dopo la TRAP
Per ottenere questi risultati si inietta una soluzione di salicilato diluito al 3% in tutte le porte (vasi visibili). Si iniettano da 48 ml a 72 ml per seduta. Si iniettano fino a 12 ml per singola iniezione. La soluzione, resa indolore, è iniettata nel circolo venoso dilatato. Pur avendo una bassa concentrazione (3% rispetto al 12%-15% del salicilato con azione sclerosante) rimane comunque ipertonica e, a contatto con il sangue, provoca una emolisi con liberazione di ferro libero. Gli ioni ferro sono infiammatori e possono favorire l’insorgenza di flebiti nei paziente con famigliarità.
In una delle 20 rivendicazioni del brevetto PCT del dr. Capurro e dell’ingegnere nucleare Di Salvo, tutte ritenute innovative dall’ European Patent Office (E.P.O), il ferro libero è rimosso insieme allo stato infiammatorio. Si riduce in questo modo il rischio di flebite.
Contribuisce ad eliminare lo stato infiammatorio, anche l’assunzione per un tempo prolungato, di una cps al giorno di un fitoterapico complesso, l’Angiovein (9 componenti-14 azioni), definito da alcuni, per l’azione di quattro dei suoi componenti, la “aspirina vegetale”
La TRAP diminuisce la capacitanza del circolo venoso degli arti inferiori e rimette in funzione il sangue che ristagna nel circolo venoso dilatato (nelle vene degli arti inferiori c’è l’80% del sangue di tutto il corpo). Dopo la TRAP il sangue scorre più velocemente nelle vene consentendo una migliore ossigenazione di tutto l’organismo.
L’Angiovein agisce sul circolo e il microcircolo. I quattro estratti vasoattivi facilitano il trasporto dei principi attivi nella parete dei vasi, attraverso i vasa vasorum.
I componenti del fitoterapico non danno accumulo e possono essere assunti a tempo indeterminato.