Le protesi mammarie aggiungono volume al tessuto mammario esistente per creare un seno più pieno. Dopo l’intervento però non sempre la forma del seno è naturale; le mammelle con impianto si presentano spesso arrotondate, perdendo la piacevole forma conica caratteristica delle mammelle giovani. Le areole si allargano e i tessuti areolari sottocutanei si assottigliano. Se gli impianti di silicone sono pesanti possono staccarsi dalla parete toracica realizzando la tipica forma di “palla nella calza”. Se l’impianto non è di piccole dimensioni può diventare dopo pochi anni ptosico. Questi inconvenienti sono oggi corretti con un recente intervento ambulatoriale in anestesia locale: Conization of breasts that have silicone implants by means of the elastic thread and Jano needle. L’intervento, ideato dal chirurgo plastico ricostruttivo Sergio Capurro, è stato pubblicato alla fine di dicembre 2017 nel Medical Video Journal CRPUB.ORG e segue l’animazione 3D già pubblicata. Le mammelle con le protesi sono compattate e rese più naturali, con la conizzazione effettuata attraverso una incisione di 1 cm sul margine areolare. Attraverso lo stesso accesso è possibile ridurre le areole e rendere conico l’apice mammario. Con una incisione di 3 mm sulla ascellare anteriore è anche possibile, se è necessario, sollevare le mammelle correggendo la caduta del seno. I risultati sono permanenti nel tempo. È la prima volta che le mammelle possono essere sollevate permanentemente con dei fili. Questo è stato possibile con la realizzazione del filo elastico, sutura impalpabile che si trasforma in un legamento “naturale”, e per la scelta di fissare, con l’ago a due punte, il filo elastico al tessuto sottocutaneo toracico.