Phlebotherapy (fr) |
1. TRAP significa: Three-dimensionale Rigenerative Ambulatory Phlebotherapy
2. Rigenerazione significa ripristino della funzione e della struttura
3. Tridimensionale significa che agisce sul circolo superficiale perforante e comunicante
4. La Fleboterapia rigenerativa tridimensionale ambulatoriale agisce su tutte le vene del circolo superficiale, perforante e comunicante dilatate o dilatabili
5. Il circolo venoso degli arti inferiori è tridimensionale e tutto collegato
6. Non si può trattare una patologia tridimensionale con metodiche bidimensionali
7. Le metodiche tradizionali intervengono solo sull’effetto della patologia e non sulla causa
8. Le varici sono l’effetto della patologia e rappresentano la valvola di sfogo di una ipertensione emodinamica che le tecniche meccanicistiche non sono in grado di trattare
9. La soluzione rigenerativa fa il percorso inverso a quello che fa l’ipertensione emodinamica per dilatare le vene superficiali.
10. Le vene non devono essere obliterate, non devono essere strappate ma semplicemente curate
11. La TRAP è in grado di trattare le patologie venose di qualsiasi gravità
12. La grande safena è innocente e non diventa mai varicosa
13. Molti nascono senza le valvole nella safena e non sviluppano la malattia varicosa
14. Asportare la safena è inutile e aumenta il rischio cardiologico
15. Insieme alla safena si strappano vasi e nervi e aumentano i rischi di linfedema
16. Le valvole della safena non frammentano la pressione idrostatica
17. La meiopragia è la causa biologica della malattia varicosa
18. La dilatazione delle vene perforanti è la causa anatomica della malattia varicosa
19. Con la stazione eretta gli arti inferiori sono diventati una pompa il cui fine principale è il ritorno del sangue venoso dal piede all’atrio destro.
20. Non si è mai vista una pompa che non riesca a svuotare neppure i collettori (vene visibili) da cui aspira il sangue (dal circolo superficiale al circolo profondo)
21. Le vene non devono pertanto vedersi
22. La TRAP non tratta le vene ma l’ipertensione emodinamica
23. La correzione dell’ipertensione emodinamica venosa migliora il microcircolo e fa guarire le ulcere diabetiche
24. Le teleangectasie non si formano per un ostacolato deflusso
25. La pressione idrostatica non aumenta perché è fissa
26. La pressione transmurale non è un valore assoluto, la spinta idrostatica sì
27. La malattia varicosa deve essere considerata dal punto di vista biologico non meccanicistico
28. La parete delle vene rigenerate mantiene l’elasticità
29. Fino a 3 ml nel piede e fino a 7 ml nella gamba
30. Le flebectomie non curano la malattia varicosa
31. I vasi visibili, vene e teleangectasie, sono le porte per far giungere alle vene perforanti e comunicanti la soluzione rigenerativa
32. Le flebectomie eliminano la valvola di sfogo di una ipertensione emodinamica che non sono in grado di curare
33. Le flebectomie e le metodiche obliterative non curano le vene
34. Avere piccole porte significa aumento del numero dei trattamenti
35. Le teleangectasie capillari spariscono quando è corretta l’ipertensione emodinamica delle vene non visibili di pertinenza
36. I pazienti con vene molto dilatate sono soggetti ai disturbi trofici determinati dalla spinta idrostatica
37. Il circolo venoso ha il più elevato numero di variazioni anatomiche di tutto l’organismo
38. L’efficacia della TRAP è dose dipendente
39. La lidocaina stabilizza le membrane cellulari e protegge gli eritrociti dall'emolisi, diminuendo il ferro libero
40. In pochi trattamenti si riduce la sensazione di gambe pesanti e le ulcere venose guariscono
41. Il salicilato di sodio in veicolo idroglicerico al 3% non è obliterativo
42. Il salicilato di sodio non è l’Aspirina, diciamo questo ai colleghi dell’America College of Phlebology
43. La funzione e l’estetica si sovrappongono
44. Il salicilato di sodio ha un assorbimento pH dipendente
45. Il veicolo di glicerolo è ritardante l'assorbimento delle sostanze in esso contenute
46. La viscosità della soluzione consente un contatto endoteliale completo su tutto il diametro della vena
47. Il veicolo di glicerolo rallenta il transito della soluzione nei vasi aumentandone l’efficacia
48. La viscosità della soluzione consente una più facile iniezione nei vasi.
49. La proprietà più interessante in una soluzione rigenerativa delle vene è la costanza di azione
50. Il salicilato è utilizzato in medicina da più di 2000 anni
51. La soluzione di salicilato di sodio in veicolo idroglicerico è battericida
52. Il doppler è orbo non vede le perforanti di diametro inferiore ai due millimetri
53. Non esistono le varici “essenziali” Anche il più piccolo vaso dilatato è soggetto a una ipertensione emodinamica
54. La TRAP è semplice e può essere eseguita facilmente da qualsiasi medico che sappia fare iniezioni endovenose
55. La classica cultura flebologica non solo non è necessaria ma in certi casi può rappresenta un impedimento all’esecuzione corretta della TRAP, a causa degli errori che essa tramanda da generazione a generazione
56. Si devono iniettare ordinatamente tutti i vasi del circolo superficiale e perforante, visibili a occhio nudo e con i nuovi mezzi di visualizzazione"
57. Le raccolte di sangue endovasale devono essere quanto più possibile evitate
58. "La pressione sullo stantuffo della siringa ci fa comprendere la dilatazione o la dilatabilità dei vasi non visibili che stiamo iniettando"
59. Si iniettano da 24 ml a 60 ml di soluzione rigenerativa
60. Se la patologia è uniformemente rappresentata si inietta prima la regione MEDIALE poi la regione POSTERIORE infine la regione LATERALE
61. Se in una regione è visibile una patologia molto evidente questa sarà iniettata per ultima
62. Si inizia dal basso dal piede e si iniettano tutti i vasi visibili a occhio nudo e con gli strumenti di visualizzazione in vostro possesso
63. Non c'è differenza dal punto di vista dal punto di vista fisiopatologico tra una teleangectasia e una varice
64. Si iniettano ordinatamente tutti i vasi visibili ad occhio nudo e con le metodiche di visualizzazione iniziando dal basso verso l’alto
65. Tra la regione posteriore e quella mediale ci deve essere sempre la regione posteriore
66. Nelle prime tre sedute nelle tre regioni è conveniente bendare il paziente poi sempre la contenzione elastica per sei mesi
67. Si inietta fino a un massimo di 12 ml per singola iniezione. Nel piede normalmente non si superano i 3 ml per singola iniezione
68. Se non si eliminano le ipertensioni emodinamiche in tutte e tre le regioni dell’arto, il risultato non sarà stabile nel tempo
69. Una grossa dilatazione di una vena reticolare rappresenta una grossa valvola disfogo della ipertensione emodinamica proveniente dalle 3 regioni dell'arto
70. Il circolo venoso degli arti inferiori è un tutt’uno molto complesso
71. La TRAP è l’unica cura della parete venosa
72. Le vene superficiali dilatate sono vene cronicamente infiammate
73. Non si può trattare una meiopragia della parete venosa intervenendo esclusivamente sulle vene più visibili. È necessario trattare tutto il circolo perforante e superficiale
74. Le vene superficiali spariscono alla vista quando è stata corretta l’incontinenza delle vene perforanti di tutte e tre le regioni in cui è diviso l’arto
75. Le teleangectasie spariscono alla vista quando è stata corretta l’ipertensione emodinamica delle vene visibili di pertinenza
76. Le flebectomie e la scleroterapia eliminano la valvola di sfogo di una ipertensione emodinamica che non sono in grado di curare.
77. I pazienti con vene molto dilatate sono soggetti ai disturbi trofici determinati dalla spinta idrostatica
78. Il piede iniettato può rimanere edematoso per alcune settimane
79. Le vene degli arti inferiori sono molto più sensibili alla soluzione chimiche di quelle degli arti superiori
80. Un trattamento limitato a una area che presenta vene visibili a occhio nudo non realizza una cura del circolo, perché è inefficace. Se non si eliminano le ipertensioni emodinamiche in tutte tre le regioni dell’arto il risultato non sarà stabile nel tempo.
81. Le vene delle tre regioni dell’arto sono collegate fra di loro.
82. La velocità del sangue che esce da un capillare iniettato ci segnale il suo collegamento con una vena dilatata sottostante che deve essere rigenerata
83. Più il diametro di una vena è dilatato più diminuisce la velocità di flusso e aumenta la pressione parietale
84. L’energia si conserva. Quando la vena rigenerata diminuisce il suo diametro, aumenta la velocità di flusso e diminuisce la pressione parietale.
85. È conveniente ristabilire la continenza valvolare delle vene di un arto nel più breve tempo possibile
86. La cura tridimensionale deve essere estesa, al circolo superficiale, perforante e comunicante delle tre regioni dell’arto inferiore
87. L’arto inferiore nella TRAP è diviso in tre regioni longitudinali: mediale, posteriore e laterale
88. La soluzione rigenerativa è il salicilato di sodio in veicolo idroglicerico al 3 %
89. La rigenerazione della parete venosa è più rapida nei soggetti giovani
90. La soluzione rigenerativa deve raggiungere le vene profonde
91. La licocaina stabilizza le membrane cellulari e protegge gli eritrociti dall'emolisi, diminuendo il ferro libero
92. Iniettare per prima la regione con la patologia più evidente, anche se è la regione mediale, è un errore strategico
93. La regione con la patologia più evidente o con un’ulcera, dovrà essere iniettata dopo aver iniettato le altre due regioni
94. La TRAP può trattare le vene del piede. La scleroterapia non le tratta per gli elevati rischi di ulcere in questa regione
95. Le ulcere venose sono da perforanti incontinenti o da spinta idrostatica
96. Nelle prime tre sedute si curano prevalentemente le vene incontinenti non visibili
97. I pazienti più rapidi da curare sono quelli con vene reticolari dilatate
98. I paziento più lenti da curare sono quelli con vene piccole, con venule e teleangectasie
99. Iniettare i vasi in maniera disordinata seguendo le richieste del paziente è un errore e può vanificare il trattamento
100.Calze elastiche se non si indossano…
101.Iniettare i vasi in maniera disordinata seguendo le richieste del paziente è un errore e può vanificare il trattamento
102.È necessario ridurre al minimo le raccolte endovasali con una adeguata compressione o con antiaggreganti vegetali o aspirina o anticoagulanti.
103.La persistenza di teleangectasie iniettate ci segnala la persistenza di una ipertensione emodinamica che deve essere ancora curata
104.I matting si formano per l’asportazione o per l’obliterazione della naturale valvola di sfogo, la vena dilatata
105.Per la massima funzionalità della pompa le vene degli arti inferiori non devono vedersi
106.La contenzione elastica con un gambaletto o una calza è importante perché facilita la rigenerazione delle pareti venose
107.La contenzione elastica deve essere mantenuta per almeno sei mesi
108.La siringa è anche uno strumento diagnostico, la pressione sullo stantuffo ci segnala che stiamo iniettiamo in un circolo non visibile dilatato o abbastanza continente
109.I pazienti devono essere avvisati dell’edema, delle ecchimosi e delle piccole raccolte di sangue endovasale a volte particolarmente fastidiose nel piede nelle pieghe o a contatto con i vestiti
110.Insieme alla safena si strappano vasi e nervi
111.Nelle prime tre sedute nelle tre regioni è conveniente bendare il paziente poi sempre la contenzione elastica per sei mesi
112.Le metodiche tradizionali intervengono solo sull’effetto della patologia e non sulla causa
113.I muscoli del polpaccio sviluppano la maggiore potenza fino a 300 mm di mercurio
114.È necessario ridurre al minimo le raccolte endovasali con una adeguata compressione o con antiaggreganti vegetali o aspirina o anticoagulanti.
115.La persistenza di teleangectasie iniettate ci segnala la persistenza di una ipertensione emodinamica che deve essere ancora curata
116.I matting si formano per l’asportazione o per l’obliterazione della naturale valvola di sfogo, la vena dilatata
117.Per la massima funzionalità della pompa le vene degli arti inferiori non devono vedersi
118.La contenzione elastica con un gambaletto o una calza è importante perché facilita la rigenerazione delle pareti venose
119.La siringa è anche uno strumento diagnostico, la pressione sullo stantuffo ci segnala che stiamo iniettiamo in un circolo non visibile dilatato o abbastanza continente.
120.I pazienti devono essere avvisati dell’edema, delle ecchimosi e delle piccole raccolte di sangue endovasale a volte particolarmente fastidiose nel piede nelle pieghe o a contatto con i vestiti
121.La tumescenza TRAP (glicerolo 10% e lidocaina) aiuta a comprimere le vene nelle regioni dove la compressione è difficile
122.Con la tumescenza TRAP è possibile lavare le raccolte endovasali